Iperbole spesso usata ad minchiam sui flayer, sulle riviste o sulle ridu per fare leva sulla millantata passione degli italioti per la moda. Be superfashion, Fashion Victim, Fashion Hunter, Fashion Reporter etc. L’espressione è così abusata che la traduzione più esatta è “demodé”.
Dalle 18.00 aperitivo fashion con buffet trendy! etc. Ti immagini questo sciccoso raduno di modelle, al braccio di industriali londinesi, che sorseggiano champagne da bicchieri di cristallo, e parlano dell’ultimo vernissage minimal dell’artista newyorkese recente morto mentre sniffava caviale da portasigarette d’oro. E invece sei in una cittadina del cazzo, in compagnia di un covo di ordinari fighetti imborghesiti, con una una misera MiniCooper parcheggiata sul marciapiede e accento original fake milanese, che mangiano patatine vecchie di una settimana e sorseggiano dello spritz in bicchieri sbrecciati, versandolo da caraffe comuni, con sopra stampate le impronte digitali del cameriere.