Il termine viene dal Giappone, pare, ed è la controparte di dj. Disck jockey, video jockey. Un vj fa la stessa cosa che fa un dj, mixa, ma lo fa con immagini e video. Naturalmente, la professione del vj si esercita in discoteca o, meglio ancora, ai rave party, dove cioè l’evento sonoro diventa un’esperienza completata dalle immagini proiettate. Lo si può fare con un programma giapponese, appunto, che si chiama DIVEMOTION; questo programma ti permette di scegliere da un database di video ed immagini un certo numero di file e mandarli in loop al ritmo di musica. Naturalmente questo è il minimo per un vj, come per un dj mettere i dischi, poi ci sono gli extra: tutta una serie di tools che ti permettono di elaborare il prodotto ottenuto dal mixaggio, sovrapposizione di più video, controllare l’opacità e la trasparenza, skretchare.