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godereccia fiera internazionale del vino che ha casualmente scelto Verona come sede (nonostante di recente sia stata affiancata da una volgare imitazione all’interno della Fiera di Milano). La tradizione insegna che nei giorni precedenti alcuni terroristi mettano in giro voci che “quest’anno non danno da bere come gli altri anni” e che “se non ti vesti bene non bevi proprio”. I veterani sanno invece che come sempre non pagheranno il biglietto d’ingresso (c’è sempre un amico di un amico che li procura gratis) e che la cravatta fa sì il suo effetto ma quando dopo il decimo bicchiere te la avvolgi attorno alla testa a la Rambo la tua credibilità rischia di colare a picco. Cosa fare al Vinitaly: 1) bere il più possibile 2) visto che c’è un mondo di vigneti da scoprire, evitare di fare i campanilisti passando tutto il tempo nello stand del Veneto 3) bere il più possibile. Cosa non fare al Vinitaly: 1) seccare one-shot il bicchiere di Brunello di Montalcino del 1800 e ruttare 2) ridere in faccia al somelier che usa parole strane per descrivere quello che per voi è semplicemente vino 3) provarci con le hostess degli stand senza prima aver masticato gomme al mentolo atomico ed esservi sciacquati le labbra. In caso di conquista dovrete essere voi ad andarvene con in faccia i segni del rossetto, non le hostess con quelli della vostra bava al Valpolicella Superiore
di uitko da milano
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Il Vinitaly è una forma di iniziazione del Butel, un rito originariamente tipico di società arcaiche e contadine ancora legate al culto della terra e dei suoi succosi frutti (fermentati e quindi alcolici). Così come un tempo l'uomo preistorico doveva lottare con l'orso, sopravvivere alle interperie e tendere agguati alle prede oggi il giovane scaligero deve dimostrare di poter entrare al Vinitaly senza pagare, di saper bere a più non posso ed essere in grado di circuire giovini hostess e fregarsi bottiglie incustodite senza farsi beccare da security e morose. Tutto ciò va affrontato in età giovanile per poter dimostrare agli altri membri della comunità di possedere le basi per affrontare la dura vita nel veneto del 2000.