Classificazione:
Famiglia Didelphidae
Sottofamiglia Caluromyinae
Genere Caluromys
Monodelphis cirrida
L’animale
Didelfidi (Didelphidae) sono una famiglia di mammiferi marsupiali americani; unici rappresentanti dell'ordine dei Didelfimorfi. Le specie, arboricole e con coda prensile, sono chiamate comunemente opossum, o anche sariga.
Ne esistono 76 specie, distribuite in 11 generi. Le più comuni sono l'opossum comune e l'opossum della Virginia. Ne esisto anche varietà rare, attestate in aree remote. Nel Nord-Est inglese, anomala area per quanto riguarda la tradizionale area di popolazione dell'animale stanziale nella zona compresa tra il sud degli Stati Uniti ed il nord dell'Argentina. è attestato nell'alto corso della Wear, la presenza della Monodelfide cirride, o più comunemente, opossum con la frangetta.
Simile ai suoi cugini, l'animale si riconosce per il pelo argentato corto ad eccezione d'una limitata area sul capo, caratterizzato da un pelame più lungo, spesso di colorato rossiccio o marrone.
L'origine della specie è dibattuta, e si può supporre un'evoluzione locale di una originaria colonia di monodelfidi importati in loco come animali domestici poi inselvatichiti.Gli opossum, infatti, sono animali domestici molto esigenti in quanto soffrono a essere tenuti in piccoli spazi ma soprattutto patiscono la luce.
Come il resto degli opossum, anche l'opossum con la frangetta è un animale arboricolo, possiede piedi prensili provvisti di robuste unghie.
Le sue abitudini alimentari sono strettamente carnivore, cacciando rettili, uccelli e piccoli mammiferi. A diffirenza dei suoi cugini, l'opossum con la frangetta sembra aver sviluppato anche capacità di caccia di pesci, anche di grandi dimensioni, quali i salmoni che risalgono il fiume per la cova.
Le femmine hanno un periodo di gestazione lungo dagli 8 ai 14 giorni. Successivamente i cuccioli vivono per più di 100 giorni nel marsupio della madre.
La cultura della frangetta dell’opossum
La presenza di questo opossum non ha mancato di essere notato dai media locali, tanto da farne un simbolo della zona. L'animale è mascotte di numerose associazioni sportive e un nuovo look giovanile si è attestato nel corso degli anni novanta: quella della frangetta all'opossum, ovvero un ampio ciuffo di capelli, spesso permanentati, colorati di pigmenti diversi dal colore naturale. negli ultimi anni colori quali il giallo canarino, il viola di parma, ed il rosso magenta sono stati tra i più gettonati.
Commentatori locali non hanno mancato di chiosare su questa moda, collegandola con abitudini di altri giovani europei. Particolarmente gettonata è stata il cosidetto "deboscio" milanese, reso celebre dal recente "Frangetta e altri profili poveri" che descrive alcuni stereotipi milanesi.Laddove questo libro dipinge un affresco della gioventù milanese tardo-adolescente caratterizzata dall'essere composta da individui che, nella ricerca strenua di un'originalità da ostentare, hanno perso la propria originalità di individuo, la frangetta nella valle della Wear è stata letta come un segno di come attraverso l'adeguamento ad uno status simbolo estetico, imposto dal gruppo il ragazzo-quasi-adulto perde se stesso e la propria originalità espressiva.
Questa interpretazione è stata però criticata, in particolare da membri dell'alta moda inglese. Lo stilista John Richmond ha infatti notato che la frangetta, come modello estetico, regala un'aria sbarazzina. Corta, sfilata, pari, laterale, bombata, asimmetrica: nella sua varia forma usata dai ragazzi questa saprebbe esprimente uno styling personale, ovvero un chiaro segno di personalità. In tal senso Richmond fa eco all'attuale moda per le frangette che sta caratterizzando l'intera Europa. "In questa stagione ha molto successo" dice Sergio Carlucci, hair stylist per Tony&Guy "grazie anche al forte trend della moda che occhieggia nuovamente agli anni Ottanta. Può essere piena e voluminosa oppure stilizzata da un taglio asimmetrico irregolare".
Alla luce di questa discussione, appare quindi poco chiaro se la frangetta ispirata all'opossum possa esser vista come un segno di personalità, un più ampio adeguarsi delle nuove generazioni ai canoni estetici dominanti nella moda europea, o, come suggerisce l'antropologo Fontefrancesco della Durham University, rifacendosi alle tesi di Remotti, un chiaro esempio di ricerca e rimarcazione dell'ethnos locale attraverso la distillazioni di caratteristiche estiche uniche in modo da distinguersi dalla masse ed in tal senso farsi uomo, individuo e collettività distinta nel mondo
Esempio: Hai una frangetta da opossum
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