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Detto anche l’Unto, il Lurido o il Porco. L’espressione indica sia il furgone con una sponda apribile, dotato di friggitrice, affettatrice, un frigo per i salumi, sia l’uomo dei panini. Il M- è un istituzione nel campo della ristorazione mediterranea. La straordinaria diffusione del fenomeno ha contribuito a fare del classico sapore dei panini del M- un marchio registrato. Il segreto del suo sapore sono le polveri sottili. Non a caso i M- si posizionano lungo le grandi arterie cittadine: in questo modo le polveri sottili si depositano direttamente sugli alimenti, affumicandoli. Il menù del M- è vario, si va da panini con salsiccia, crauti e cipolla alle famose patatine fritte due volte, croccanti dentro e fuori. In vetrina, incastrata tra le buste di wurstell, spesso è possibile trovare qualche mosca morta. Il M- indossa la caratteristica traversa bianca, macchiata qua e là da sostanze non meglio identificate, che conferiscono alla composizione quel nonsoché à la Jackson Pollock. Si va dal ketch alla mayo, al Paraflù. L’uomo M- è in genere un individuo dall’identità e dal passato di non facile lettura. L’impressione è che non ci siano scuole per diventare uomo M-; la vita stessa, attraverso le sue prove, seleziona gli individui più adatti a diventarlo. A tarda notte, tra gli avventori del M- si avvistano spesso tiratardi discotecari, loschi individui affetti da fame chimica, dodicenni a spasso con mamma e papà, solitari cow-boy metropolitani di passaggio. Modi di dire tipici: passiamo dal M-? Scusate, potreste indicarmi il M- più vicino? Cara, vestiti bene, stasera ti porto a mangiare dal M-.