L’atto di rivelare volontariamente al pubblico il proprio orientamento sessuale. Coincide con un’uscitona allo scoperto, l’abbandono della tana, il confronto a viso aperto con il fantasma delle proprie paure. Spesso sta al culmine di un cammino personale difficile, un rito di trasformazione tormentato dal desiderio di smettere di tenere segreta la propria identità, di affermarla, anzi, e affermare con essa la propria indipendenza da ciò che il mondo pensa di essa pensa, perciò è giustamente vissuto come un atto liberatorio e catartico.
Es. Eravamo in cinque, tutti colleghi e colleghe di lavoro, e come al solito siamo andati a cenare assieme; e così, parla e parla, siam passati dalle gossippate a discutere di quello che ci piace, a ciò che si cerca nell’altra metà. Lui mi dice: “E qual è il tuo tipo?”
E io: “Scusa?”
E lui: “Ad un omone grande e grosso come te, che tipo di donna piace? Ilari Blasi? L’Arcuri? La Canalis? Chi è che ti faresti così, su due piedi?”.
Io l’ho guardato e, senza distogliere gli occhi dai suoi, ho detto: “Tu”.